Prefazione del Comandante Reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi Ten. Col. t.SEP Marco Fratoni ph.d.

Ogni organizzazione umana fonda le proprie fortune sociali, produttive, istituzionali sulla consapevole coesistenza di tre stonemiles: values, mission e vision. A raccontarci questa narrazione non è solo la dottrina sociologica ma, anche e soprattutto, l’andamento materiale delle comunità che viviamo. Sono la soluzione dei problemi che ci affliggono e la realizzazione dei desideri che ci animano a definire i confini spazio-temporali del nostro orizzonte identitario di azione. La vision altro non è che una descrizione ispiratrice di ciò che un’organizzazione mira a diventare nel suo farsi (e divenire) grande. La vision tratteggia il disegno ideale del futuro che si anela raggiungere, indica la direzione verso cui muovere. Metaforicamente, è la bussola che indica la direzione da seguire e che offre un chiaro punto di riferimento. La definizione di mission, sebbene strettamente connessa al concetto di vision istituzionale, si concentra però sul presente, descrivendo ciò che una organizzazione fa e perché lo fa, hic et nunc. In altre parole, la mission descrive in che modo gli obiettivi fissati dalla vision si traducono in misure concrete, nella pratica di valori che si fanno azioni. Valori. È solo ed esclusivamente grazie alla condivisione di valori ed idee come equità, coerenza e la collettivizzazione delle responsabilità che le componenti di una organizzazione trovano ragioni in grado di sospingerne l’azione e di cementarne la cultura. La tradizione forestale, che dal 2017 è gravitata nel caleidoscopico e resiliente universo dell’Arma dei Carabinieri, investe giornalmente le proprie risorse umane e le innovative dotazioni strumentali di cui è munita nel contrasto agli illeciti ambientali e nella valorizzazione della natura in tutte le sue molteplici declinazioni fissando irrinunciabili obiettivi di conservazione e salvaguardia del creato e raggiungendo, con efficienza ed efficacia, risultati utili alla perpetuazione della pace ecosistemica. In questo alveo, l’intervento di restauro e valorizzazione dei giardini storici di Villa Cahen, realizzato a partire dalle previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, assicura il pieno sviluppo dei rinnovellati principi dell’art. 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Segnatamente, il progetto di riqualificazione dei giardini storici, legato Imprescindibilmente all’alacre contributo dei tecnici e degli amministratori del Comune di Allerona, persegue e raggiunge obiettivi di massima rilevanza sociale: memoria ed identità, diversità e inclusione, innovazione tecnologica, competitività e turismo, sostenibilità ambientale. Un intervento organico, consistito in misure di tesaurizzazione non solo botaniche ma anche strutturali ed infrastrutturali dello storico parco, che ha richiesto l’impegno di maestranze e professionisti del verde con know-how di alto profilo. Un percorso virtuoso che il Comando Carabinieri Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari per il tramite del Reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi, concessionario del compendio demaniale della Selva di Meana e di Villa Cahen, ha inteso intraprendere insieme all’Amministrazione comunale di Allerona a cui va riconosciuto il merito assoluto di aver creduto ed investito, con ogni mezzo e con ogni forza, in questa ambiziosa e complessa iniziativa. E se, come detto, la visione di intenti, che ha accomunato gli shareholder intervenuti, è sicuramente stata programmatica e prospettica, e se, come può essere osservato, questa visione ha saputo riflettere gli obiettivi e i valori fondamentali delle istituzioni che l’hanno promossa nel riuscito tentativo di collocare a sistema competenze e risorse capaci di creare un impatto significativo nel tempo e nei luoghi dell’azione, ebbene allora, oggi, possiamo dirci, tutti, ampiamente soddisfatti.

Viva il territorio, viva l’ambiente, viva l’Arma dei Carabinieri.

Il Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi Ten. Col. t.SFP Marco Fratoni, ph.d.

Ultimo aggiornamento

20 Maggio 2025, 14:48