24. Lo ‘tsukiyama’ di Hugo

Fig. 52 – Una lanterna di bronzo illustrata ne L’Art japonais di Louis Gonse.

Fig. 52 – Una lanterna di bronzo illustrata ne L’Art japonais di Louis Gonse.

Superata la zona inglese si accede allo tsukiyama, cioè al giardino collinare giapponese di Villa della Selva. Un mondo miniaturizzato fatto di colline, fiumi e cascate, condensava la passione di Hugo Cahen d’Anvers per l’Oriente e la natura. Una serie di vasche in pietra si estendeva lungo una pendenza che iniziava vicino all’ingresso della Villa e raggiungeva il livello della limonaia. Giochi d’acqua e cascate animavano lo spazio verde, attraversato da un ponte a tamburo e decorato con “due lanterne di bronzo in stile giapponese”1Citate così in: Contratto di compra vendita della tenuta, cit, si trattava di un prodotto tipico del periodo Meiji (1868–1912) perché il bronzo era considerato un articolo da esportazione2Christian Tagsold, Spaces in Translation, cit., p. 54.. Dall’Art japonais di Gonse possiamo farci un’idea di come fossero (fig. 52), le lanterne originali di Hugo furono portate via nel 1920, qualche anno fa sono state sostituite da due lanterne ‘Kasuga Gata Ishidoro’, una tipologia di lanterna molto diffusa nei giardini giapponesi e originaria del Santuario Kasuga della città di Nara. Chi è stato il progettista del giardino giapponese di Allerona? Per quanto visto finora è probabile che Hugo non si sia affidato unicamente ad Achille Duchêne. Nei due parchi più simili, nella concezione, al giardino di Allerona: il giardino Kahn e Villa Ephrussi de Rothschild, non c’è nessuna certezza di un intervento di Achille per i giardini giapponesi. E una conferma della scarsa familiarità di Duchêne col mondo nipponico ci viene da un’opera del 19143Marcel Fouquier, Achille Duchêne, Des Divers Styles de Jardins. Modèles de Grandes et Petites Résidences Sur l’art decoratif des Jardins. Jardins europeens et Jardins Orienteaux, Paris, Émile-Paul, 1914. scritta dal paesaggista in collaborazione con Marcel Fouquier (1866–1961). Duchêne e Fouquier intendevano illustrare i diversi stili dei giardini europei ed orientali, ma il contributo di Achille al libro si limitò all’illustrazione dei parchi per cui era diventato più famoso: quelli ispirati al Grand Siècle. La descrizione dei giardini giapponesi nel volume è deludente, si tratta sostanzialmente della citazione di articolo pubblicato nel 18684Il già citato Aimé Humbert, Le Japon, cit. pp. 80–82., anche l’apparato iconografico del capitolo sul Giappone lascia perplessi: è un collage di fonti molto eterogenee. Furono riprodotte delle xilografie che corredavano le ‘Raccolte illustrate di luoghi famosi’ (meisho zue)5Praticamente delle guide illustrate, dell’inizio del XIX secolo, delle bellezze del Giappone. Duchêne e Fouquier avevano utilizzato l’opera: Rito Akisato, So- en Sakuma, Baikei Nishimura, Bunmei Oku, Miyako rinsen meisho zue: zenbu rokusatsu, Osaka, Kawachiya Genshichiro, [s. d. ma XIX sec.]. Sul ruolo di queste opere per la diffusione della conoscenza dei giardini giapponesi si veda: Lionel Lambourne, Japonisme, cit., pp. 187 – 189. insieme a foto del Midori-no-sato di Krafft ed immagini di giardini giapponesi scattate da Adolfo Farsari (1841–1898) (fig. 53), dai suoi collaboratori (fig. 54) e da Herbert George Ponting (1870–1935) (fig. 55)6Yokohama Ueki Kabushiki Kaisha, Descriptive catalogue of flowering, or- namental trees, shrubs, bulbs, herbs, climbers, fruit trees, &c., &c., &c./for sale by the Yokohama Nursery , Limited, Yokohama, Yokohama Nursery Co., Ltd, 1909, p. 11.. Rimangono aperte diverse ipotesi: lo tsukiyama potrebbe derivare da un intervento di Hugo, o lui stesso poteva essere entrato in possesso del progetto di un giardiniere giapponese, messo poi in opera da maestranze locali.

Fig. 54 – Fotografo della scuola di Yokohama: il giardino di Hikone.

Fig. 53 – Adolfo Farsari: Un giardino giapponese

Fig. 54 – Fotografo della scuola di Yokohama: il giardino di Hikone.

Fig. 54 – Fotografo della scuola di Yokohama: il giardino di Hikone.

Fig. 55 - Herbert George Ponting: Un giardino giapponese.

Fig. 55 – Herbert George Ponting: Un giardino giapponese.

Note

  • 1
    Citate così in: Contratto di compra vendita della tenuta, cit
  • 2
    Christian Tagsold, Spaces in Translation, cit., p. 54.
  • 3
    Marcel Fouquier, Achille Duchêne, Des Divers Styles de Jardins. Modèles de Grandes et Petites Résidences Sur l’art decoratif des Jardins. Jardins europeens et Jardins Orienteaux, Paris, Émile-Paul, 1914.
  • 4
    Il già citato Aimé Humbert, Le Japon, cit. pp. 80–82.
  • 5
    Praticamente delle guide illustrate, dell’inizio del XIX secolo, delle bellezze del Giappone. Duchêne e Fouquier avevano utilizzato l’opera: Rito Akisato, So- en Sakuma, Baikei Nishimura, Bunmei Oku, Miyako rinsen meisho zue: zenbu rokusatsu, Osaka, Kawachiya Genshichiro, [s. d. ma XIX sec.]. Sul ruolo di queste opere per la diffusione della conoscenza dei giardini giapponesi si veda: Lionel Lambourne, Japonisme, cit., pp. 187 – 189.
  • 6
    Yokohama Ueki Kabushiki Kaisha, Descriptive catalogue of flowering, or- namental trees, shrubs, bulbs, herbs, climbers, fruit trees, &c., &c., &c./for sale by the Yokohama Nursery , Limited, Yokohama, Yokohama Nursery Co., Ltd, 1909, p. 11.